Per ottenere la soundboard ( o piano armonico) della chitarra è necessario incollare le due metà secondo la linea di specchiatura delle venature. E’ ovvio pertanto che i due lati debbano essere perfettamente dritti e che combacino fino a non far più passare la luce tra di loro. Solo così (e seguendo un metodo ben preciso) l’incollatura sarà forte e invisibile (quasi). La prima operazione da fare è quella che si chiama jointing, cioè carteggiarli in modo da ottenere quanto detto.
Per fare una cosa come si deve io mi son costruito (copiando l’idea da qualcuno) questo jig (forma, guida) che vi mostro in foto, e che adesso vi descrivo. E’ fatto con pezzi di MDF oppure compensato un pò grosso (diciamo 25÷30 mm) preso a 1 euro al pezzo dal rivenditore di Cagliari che mette in vendita gli spezzoni delle vendite. Le misure sono 80 x 20 cm e quello verticale è tagliato alla buona e forato in modo da poterlo fissare o sfilare dal pezzo di base. In sostanza è una specie di pressa che consente sia di bloccare la carta abrasiva sia di guidare le due metà del fondo in parallelo. Come si evince dalla seconda foto (ingrandite la jig 2) basta svitare i dadi a farfalla e bloccare con la giusta pressione dopo aver posizionato un pezzo di vetro che ha la carta abrasiva da 220÷320 incollata sopra.
Il vetro è una qualunque mensolina per bagno comprata in un centro commerciale, perchè deve costare poco e avere uno spessore tale (5÷8 mm) da non spezzarsi quando lo si pressa un pò, mentre per la carta adesiva ho dovuto comprare via web la 3M adhesive sandpaper, che viene venduta in rotoli di larghezza 70 mm; ho comprato le due più utili e di maggior consumo, cioè la 220 e la 320. Una volta pronto e montato il jig si fanno scorrere sulla carta abrasiva i bordi da incollare delle due metà del piano, tenendole ben solidali fra loro e facendole scivolare lungo la sponda verticale in modo che i bordi siano perfettamente uguali e rettilinei. Qui abbiamo Kathy Matsushita che ci mostra come fare. Un film vale mille parole. E così capite da dove ho preso l’idea.
Ogni tanto si controlla controluce che i due lati combacino perfettamente e poi si può passare ad incollarli.
ciao
sto cominciando a costruire una chitarra classica e naturalmente come prevedibile le difficoltà si sprecano…. avrei bisogno di qualche chiarimento riguardo la ” rettifica delle due parti della tavola armonica” . ho visionato il filmato di Kathy Matsushita ma non ho capito l’importanza del rialzo al centro sotto la base della carta vetro. qualcuno può aiutarmi ? grazie a tutti e buon lavoro
il rialzo al centro serve perchè (vedi i commenti successivi) le mani tendono a premere di più al centro e la rettifica diventa più difficile, scavando meno agli estremi e di più al centro. Questo rialzo si “oopone” in parte a questo difetto della macchina umana.
grazie, sei stato molto chiaro buon lavoro.
ciao
ti confermo che la tecnica che mi hai consigliato ha funzionato molto bene. anche io ho provveduto a realizzare da me lo strumento, peraltro piuttosto semplice, e ho ottenuto un ottimo risultato.
grazie mille
a presto
Grazie a te!
Antonello
bello!
ora provo…
poi ti faccio sapere.
grazie mille!
guido
Chiarito perfettamente, anche io ho trovato lo stesso problema. Quindi son passato alla fresa, tenedo unite le due mezze tavole con nastro biadesivo sul piano in modo che mostrassero alla fresa il bordo da rettificare, e usando come guida una piattina di ferro da 3 mm. La fresa lavorando sui due bordi contemporaneamente li rende per forza di cose uguali e combacianti, la guida in ferro fa sì che i bordi siano dritti.
Poi però son passato ad un altro sistema, che forse è il migliore, che puoi vedere qui
https://www.youtube.com/watch?v=MbAZkXm0WmA
oppure qui:
https://www.fine-tools.com/schleifklotz.html
Ovviamente la shooting bord (la tavola di appoggio) me la son costruita da solo…
Ciao
ciao
sto costruendo una chitarra flamenca e sono arrivato proprio all’incollaggio dei due pezzi del fondo.
la rettifica credo che sia la medesima. ho usato il sistema che tu suggerisci, ma, inaspettatamente il movimento avanti e indietro mi crea una curvatura sulla superficie di incollaggio per la quale sulle parti anteriore e posteriore viene consumata maggiormente mentre nella zona centrale meno. il risultato è che quando cerco di combaciare le due metà in alto e in basso vedo la luce e esse toccano solo al centro. la sensazione e che spingendo avanti e indietro le due tavole si faccia maggiore pressione sulla parte anteriore della superficie di levigatura. non so se sono riuscito a spiegare il problema.
hai qualche suggerimento da darmi.
in ogni caso grazie mille
guido
certo, le mani non sono una macchina e quindi esercitano pressioni diverse, che portano ai problemi da te denunciati. Purtroppo ci vuole molta pazienza e mano ferma, anche se con la shooting sander della Veritas ho risolto molto. Esiste un’altra soluzione: la fresa da banco, come ti ho suggerito nel commento precedente.
Ciao e… auguri.